FOTO GIORGIA CANNELLA |
CASTELLANETA-HELLAS TARANTO 1-2
Reti: pt 7’ Greco C. rig. CA, 19’ Beltrame HT; st 16’ De Tommaso HT.
CASTELLANETA (4-4-2): Cofano; Carbone, Buttiglione, Lorusso,
Recchia; Favale ’97 (37’st Laera ’97), Greco A., Panzarea (28’st Castellaneta
’98), De Roma; Fiorenti ’96 (16’st Toscano ’97), Gorghini ’97.
N.e.: Zecchino, Francia, Greco C., El Otmani.
All. Walter Lippolis.
HELLAS TARANTO (4-2-3-1): Maraglino; Leggieri ’98, Camassa,
Carlucci, Sanarica ’97; Collocola ‘96, D’Arcante; Colucci (29’st Manzella), De
Tommaso, Beltrame; Zaccaria (22’st Sanna).
N.e.: Valentino, Cellamare, Cantoro, Ferraro, Gjonaj.
All. Gianpaolo Renna.
AE: Alesandro Recchia, Brindisi BR.
A1: Antonio Marolla, Barletta BT.
A2: Vincenzo Chiello, Foggia FG.
NOTE:
Espulso: Carlucci HT, al 6’pt, per aver colpito un
avversario lontano dall’azione di gioco.
Ammoniti: Recchia, Favale, De Roma; Collocola, Sanna.
Calci d’angolo: 5-9.
Recupero: pt 1’, st 4’.
Era una gara da “si salvi chi può” ed al termine di 95’
giocati sull’orlo del baratro stagionale sono gli ospiti che restano ancorati
alla flebile e spinosa corda della salvezza. Il Castellaneta, pur agevolato da
una gara giocata in superiorità numerica sin dal 6’ del primo tempo dimostra di
non avere più energie da spendere per questo campionato, affrontato con
lodevoli obiettivi minimi di programmazione futura, ma incappato in un’annata
dal peso medio specifico troppo alto per avere il tempo di fare con calma. Ne
approfitta l’Hellas che parte ad handicap per propri demeriti caratteriali ma
troverà per tutto il tempo disponibile spazi così immensi e difesa avversaria
così permeabile che non averne approfittato sarebbe stato un vero e proprio
sacrilegio.
Al gol su penalty trasformato da Angelo Greco al 7’ rispondono
Beltrame, al 19’, che si infila in un corridoio libero ed supera Cofano con un
diagonale rasoterra e De Tommaso, al 29’ della ripresa, che mette la ceralacca
sulla partita intercettando un flebile passaggio della difesa castellanetana ed
andando a rete non prima di aver infilato un paio di avversari. Un connubio
vincente tra calcio, basket e sci che legittima le speranze di salvezza di una
squadra che comunica ufficialmente al campionato di non essersi arresa. Anzi.
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