Torna
ad esultare il Catanzaro C5 Femminile che, dopo la sconfitta di Vibo,
riassapora il gusto della vittoria battendo per 5-4 la Sangiovannese e
consolidando il secondo posto in classifica alle spalle delle
ipponiche.
Le giallorosse hanno regalato un altro finale al cardiopalma ai calorosi tifosi presenti al PalaSant’Elia, ma anche questa volta è filato tutto liscio e i tre punti sono stati messi in cassaforte.
Passate in svantaggio nei primi 10’ in cui sono apparse abbastanza sottotono, Merante e compagne hanno rialzato la china con l’ingresso della Procopio, che realizzava la doppietta (bel tiro al volo su assist della Puleo e coast to coast concluso con un preciso sinistro dopo aver rubato palla a centrocampo) che portava il Catanzaro sul 2-1 all'intervallo. Nella ripresa arrivava il gol del 3-1 con la Bentivoglio, ma le Eagles si facevano rimontare fino al 3-3, prima che in mischia ancora la Bentivoglio rimettesse le cose a posto. Arrivava anche il timbro della “solita” Maria Teresa Merante, ma le indomite avversarie siglavano la rete del 4-5 che regalava a mister Tomaino minuti di sofferenza prima dell’urlo liberatorio al triplice fischio finale.
Le giallorosse hanno regalato un altro finale al cardiopalma ai calorosi tifosi presenti al PalaSant’Elia, ma anche questa volta è filato tutto liscio e i tre punti sono stati messi in cassaforte.
Passate in svantaggio nei primi 10’ in cui sono apparse abbastanza sottotono, Merante e compagne hanno rialzato la china con l’ingresso della Procopio, che realizzava la doppietta (bel tiro al volo su assist della Puleo e coast to coast concluso con un preciso sinistro dopo aver rubato palla a centrocampo) che portava il Catanzaro sul 2-1 all'intervallo. Nella ripresa arrivava il gol del 3-1 con la Bentivoglio, ma le Eagles si facevano rimontare fino al 3-3, prima che in mischia ancora la Bentivoglio rimettesse le cose a posto. Arrivava anche il timbro della “solita” Maria Teresa Merante, ma le indomite avversarie siglavano la rete del 4-5 che regalava a mister Tomaino minuti di sofferenza prima dell’urlo liberatorio al triplice fischio finale.
Ufficio Stampa A.S.D. Catanzaro C5 Stefano Gallo
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